giovedì 21 ottobre 2010

Comitato europeo per la difesa della libertà di pensiero


Qualcuno dei miei lettori rammenterà il triste episodio di aggressione subito dal Prof. Antonio Caracciolo dell’Università “La Sapienza” di Roma; ne parlai in un breve articolo che potrete rivedere a questo indirizzo:
http://www.lavvocatodeldiavolo.biz/?p=546
Qualche tempo dopo, sono venuto a sapere direttamente dal blog del professore (http://civiumlibertas.blogspot.com/) che stava venendo alla luce un interessante comitato, il cui nome è leggibile nel titolo con cui si apre questa mia breve riflessione; dopo avere aderito con entusiasmo seguendo le direttive presenti sul blog Civium Libertas (A seguito di un noto episodio di intolleranza che ha colpito direttamente l’autore di questo blog, docente universitario, ma che costituisce una grave minaccia alla più generale libertà di espressione è qui lanciato un Allarme per la libertà della rete e di ogni forma di libertà di pensiero. All’indirizzo comitato.europeo@gmail.com si possono inviare Adesioni per la costituzione di un “Comitato europeo per la difesa della libertà di pensiero”. Le Adesioni devono essere corredate da nome, cognome, qualifica e ogni altra indicazione utile. I dati sono riservati e verranno utilizzati solo per le finalità associative.), un dubbio mi ha colto: non sarà mica il solito comitato che raccoglie aderenti solo fra benpensanti di regime ed oppositori di facciata? Dubbio più che legittimo, dato che in passato è capitato al sottoscritto e ad altri membri del MFL di aderire a comitati, petizioni ed appelli vari, scoprendo poi che tutte le adesioni contenenti riferimenti al nostro movimento venivano cestinate! Persino da un appello che intendeva sostenere la popolazione di Gaza, vittima del terrorismo dello Stato pirata denominato Israele, i nostri nomi furono esclusi per non turbare i sonni dei promotori, ovvero squallidi comunisti mascherati che del popolo palestinese se ne infischiano, ma che cercano spesso visibilità politica fingendo di interessarsene.
Ho scritto allora direttamente al Prof. Caracciolo, esponendogli il mio dubbio e chiedendogli se anche noi Fascisti, sui nostri siti, blog e mezzi di informazione, potevamo promuovere apertamente il Comitato e la nostra stessa appartenenza; devo dire con viva soddisfazione che lo stesso mi ha risposto nel giro di un giorno… Credo che non se ne avrà a male se riporto direttamente le sue parole:
“Verrei meno ai miei principi se non considerassi PER TUTTI valido il principio della libertà di pensiero. Del resto, la politica del Comitato sarà sempre quella di non occuparsi dei CONTENUTI di un pensiero, ma della sua piena libertà nel rispetto dei principi costituzionali e della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Tutti possono fare opera di promozione del Comitato europeo per la difesa della libertà di pensiero.
Cordialmente. Antonio Caracciolo”.

Ringraziando il Prof. Caracciolo per la sua cortesia e per la serietà di intenti del Comitato che sta lanciando, invito tutti i Camerati del MFL e tutti i miei lettori ad aderire al Comitato, dandone nel contempo massima visibilità sui vari blog e siti locali, politici e personali, al fine di allargare il più possibile la base degli aderenti; quanti hanno contatti con l’estero, essendo il Comitato un’entità che ambisce ad avere rappresentanti in tutta Europa, si mobilitino per informarli.
Le ultime esperienze elettorali che abbiamo patito, con liste MFL escluse dalle elezioni o mutilate vigliaccamente per limitarne al massimo la visibilità, nonché le notizie sempre più preoccupanti che ci giungono a proposito dei tentativi giudaici di limitare del tutto la presenza sulla rete internet dei cosiddetti antisemiti (ovvero, tutti quelli che non plaudono di fronte ai massacri perpetrati dai cosiddetti “israeliani”ai danni del popolo palestinese!), devono spingerci a collaborare con chiunque, anche se non dichiaratamente Fascista, tenti di innalzare delle barricate allo strapotere della più potente ed influente lobby della storia.
E’ in gioco la libertà di tutti noi e delle generazioni che ci seguiranno. Forse non potremo vincere, dato il potenziale del nemico, ma almeno potremo morire combattendo per le nostre idee e per la vera libertà di espressione e di stampa, che non ha nulla a che fare con la libertà di linciare e mistificare di cui si avvalgono oggi i maggiori gruppi editoriali, guarda caso tutti nelle rapaci mani della stessa lobby di cui sopra!
Carlo Gariglio
www.fascismoeliberta.it

sabato 16 gennaio 2010

La Morte di Bettino Craxi

Tratto dal blog del Segretario Nazionale MFL

Pubblicato sul mensile “il popolo d’italia”, gennaio 2000

Bettino Craxi è morto. Morto in esilio, sepolto da un mare di accuse e di condanne che convincono poco chi, come noi, ha dimestichezza con la giustizia di regime e con i suoi ascari.

Possono ora festeggiare quelli come Di Pietro, irreprensibili nel giudicare gli altri quanto permissivi nel giudicare se stessi ed i propri “prestiti”, come i comunisti tutti d’un pezzo, bravissimi nel verificare i bilanci altrui quanto smemorati nel verificare i propri (specie quelli rimpinguati dall’ex URSS), come i socialisti pentiti, ieri felici di vivere all’ombra di Craxi, oggi fieri di prenderne le distanze, ed infine come tanti “pseudo fascisti giustizialisti”, tanto pronti nel prendere le parti della Magistratura da dimenticare il ruolo giocato dalla stessa nella repressione dell’area fascista.

Chi scrive però, pur essendo carico di difetti, non ha quello dell’ipocrisia, indi non nasconderà la soddisfazione per quanto avvenuto dietro parole di circostanza; a mio parere Bettino Craxi, soprattutto se paragonato ai pigmei che si agitano oggi nel panorama politico italiano, è stato un grande politico, lungimirante e certamente più onesto di tanti suoi vice, ancora oggi al governo in Italia ed in grado di esprimere vergognose ed ipocrite parole di giustizia e di onestà.

I difetti di Craxi, per il regime che lo ha ridotto alla fuga ad Hammamet, furono sostanzialmente due: il suo anticomunismo ed il suo desiderio di rivendicare la piena autonomia italiana sul suolo patrio nella vicenda di Sigonella, colpe che, da un mondo ormai prono agli interessi comunisti e sionisti, non potevano certo essere perdonate. Intendiamoci, Craxi era un politico della prima repubblica, antifascista, e nata dalla resistenza, indi non poteva certo essere perfetto ma, parafrasando un antico proverbio, “in un mondo di ciechi anche un orbo è un re”, quindi la statura politica di Caxi andava molto al di là di quelli che, a suon di bustarelle e inconfessabili trucchi, gli sono in qualche modo sopravvissuti.

Durante il governo Craxi, vi fu in Italia una ripresa economica effettiva, ben al di là di quella che esiste solo sulla carta dal tempo del governo Prodi; vi fu anche e soprattutto il cosiddetto “sdoganamento” del vecchio MSI-DN di Giorgio Almirante (e questa forse fu la terza “colpa” di Bettino Craxi) da allora considerato non più come un agglomerato di appestati da tenere alla larga, ma come quello che in realtà fu prima delle varie abiure e delle pietose caricature attuali, ovvero come il quarto partito d’Italia, rappresentante di un 7-8 % di italiani che ancora si riconoscevano nell’ideale fascista.

Certamente Craxi ed il suo partito furono invischiati nel sistema di Tangentopoli, parteciparono al banchetto che ininterrottamente si tiene sui resti dell’Italia dal 1945 ad oggi, ma sicuramente in modo molto meno attivo e colpevole di quanti oggi siedono ai più alti vertici delle istituzioni, dopo aver usufruito di illeciti finanziamenti derivanti dallo stesso malcostume nazionale, nonché di quello ancora peggiore e più immorale che veniva dall’est Europa. Ma non poteva essere altrimenti, dato che l’immoralità ed il marciume sono insiti in questa squallida repubblica, nata dal tradimento del 25 luglio, dall’8 settembre, dal brigantaggio dei partigiani venduti all’invasore e dal terrorismo di quanti, per cancellare un ventennio di prosperità, sbarcarono sulle nostre terre riportando con loro i capi clan della mafia cacciati a suo tempo dal Fascismo.Migliore di quanto fu non poteva certo essere il politico Craxi, anche lui esponente dell’Italia democratica ed antifascista, ma ebbe quantomeno dei lati postivi, totalmente assenti nei suoi colleghi, divenuti poi i suoi inquisitori.

Pur con le dovute cautele, è ravvisabile un certo parallelo tra le avventure di Craxi e di Benito Mussolini, entrambi colpevoli di aver dedicato le proprie migliori energie al bene del Paese, entrambi diffamati e calunniati da pigmei che avevano pranzato al loro desco fino al giorno prima, entrambi traditi dai loro fedelissimi, entrambi gettati in pasto agli italioti che credono a tutto quanto il regime gli propini, entrambi morti senza potersi liberare delle infamie che certa propaganda interessata gli aveva gettato addosso.

Certo, non è nostra intenzione paragonare in assoluto il più grande statista del secolo, Benito Mussolini, con il miglior politico della prima repubblica, Bettino Craxi, ma ripetiamo, pur mantenendo adeguate le distanze fra chi combatté la propaganda sionista e comunista finendo appeso ai ganci di un benzinaio, e chi trovandosi in esilio dorato in Tunisia, una certa similitudine fra i due casi è riscontrabile. Così come è riscontrabile, sempre con le dovute cautele, un parallelo fra i pochi seguaci di Mussolini che tentarono (e tentano) di difenderne la memoria dalle montagne di falsità e diffamazioni, ed i pochi estimatori di Craxi che hanno tenuto duro sulle loro posizioni, senza cedere alla comoda tentazione, gli uni come gli altri, di accodarsi all’esercito dei detrattori;pochi veri fascisti così come pochi veri socialisti seppero rimanere fedeli, mentre la stragrande maggioranza degli uni e degli altri trovarono comodo all’ultimo momento saltare sul carro degli “anti”, carro che, come è noto, è sempre molto accogliente e pronto a dimenticare il passato di quanti hanno avuto l’accortezza di salirvi per tempo.

Dispiace solo constatare che, come ricordato all’inizio, molti pseudo fascisti (molto pseudo e poco fascisti) preferirono e preferiscono ancora una volta salire sul carro dei vincitori, in questo caso magistrati rossi e “storici” di parte, per schierarsi dalla parte della cosiddetta “Mani pulite” e di inqualificabili personaggi come l’ineffabile Di Pietro; costoro sono rimasti così poco fascisti da identificare un populista privo di cultura e dalla doppia morale in una sorta di nuovo Duce, prendendo per buone tutte le accuse e le campagne orchestrate in questi anni ai danni di Craxi e del PSI, dimenticandosi del tutto le analoghe campagne delle toghe rosse orchestrate nei confronti di molti camerati, quali il Prof. Signorelli, il Dott. Freda e molti altri personaggi minori dell’area fascista, accomunati dall’avere passato in carcere anni da innocenti, grazie ai teoremi di certi eroi tipo “Mani pulite”. Con l’aggravante che tutti i camerati in questione pagarono le suddette campagne con la galera, non con l’esilio in qualche lussuosa villa africana, ed inoltre senza neppure la possibilità residua di incidere sull’opinione pubblica e di pagarsi avvocati di rango che quanto meno è rimasta fino all’ultimo a Bettino Craxi.

Credere ciecamente a quanto si è detto e si dirà su Craxi, equivale a credere che il Duce stesse scappando in Svizzera con denari e tesori rubati al popolo italiano, quando venne arrestato ed assassinato dai banditi partigiani; o si crede alla voce del regime o non ci si crede, ma è in ogni caso inaccettabile l’ipocrisia di quanti, per tornaconto, passano dagli insulti ai magistrati quando vengono toccati in prima persona, alle accuse di lesa maestà nei confronti dei giudici quando altri elevano le stesse proteste!

Carlo Gariglio

http://www.lavvocatodeldiavolo.biz/

venerdì 15 gennaio 2010

Predappio, 7 Novembre 2009

Fascismo e libertà

Pubblicato sul mensile “Il Lavoro fascista”, novembre 2009

Ancora una volta, come capita almeno tre volte l’anno, il 7 novembre scorso ci siamo ritrovati a Predappio per una riunione nazionale dei quadri del MFL, ed ancora una volta, come sempre accade nel nostro movimento, motivi di soddisfazione si accavallano a motivi di sconforto… Partendo dalle cose negative, tanto per potere poi chiudere in bellezza, si registra il solito menefreghismo di tanti sedicenti camerati che non solo disertano regolarmente le riunioni, ma lo fanno anche senza degnarsi di inviare uno straccio di comunicazione o di scusa per giustificarsi. Per molti degli iscritti l’unico impegno dell’anno a favore del MFL è il pagamento della tessera, cosa che peraltro fanno sovente tardi ed a malincuore, giusto per fare capire a tutti quale sia il loro livello di adesione agli ideali Fascisti di Cameratismo… Menefreghismo, cafonaggine ai massimi livelli (tipo il non rispondere in alcun modo alle mail ed alle telefonate di chi tenta di contattarli), meschinità assortite, sono i valori che caratterizzano certi sedicenti camerati, alcuni dei quali, purtroppo, detengono ancora cariche dirigenziali della massima importanza.

Ma con l’avvento del 2010 questi signori verranno ringraziati con una pedata sul deretano e ci priveremo della loro brutta compagnia e dei loro modi di fare, più consoni ai pidocchiosi di un centro sociale che dei Fascisti che si rispettino e che rispettano gli altri Camerati.

Lasciando da parte questi indegni personaggi infiltratisi in un movimento che ha sempre cercato di fare della serietà il suo cavallo di battaglia, passiamo alle note positive… Innanzi tutto abbiamo passato una mezza giornata in allegria ed all’insegna del cameratismo, affrontando discussioni ed argomenti interessanti finalmente nella giusta sede, ovvero al cospetto del Segretario Nazionale e degli altri dirigenti; da registrare anche l’ormai consueta calorosa accoglienza da parte del Camerata Pompignoli del negozio “Predappio Tricolore”, divenuto ormai il nostro negozio di riferimento dopo le tante e tristi esperienze avute con altri bottegai della zona, alcuni troppo intenti agli interessi del loro partito di riferimento, altri interessati unicamente al commercio in stile giudaico senza forma alcuna di cameratismo e di rispetto per noi del MFL, evidentemente troppo piccoli e poco redditizi per meritare l’interesse di chi è interessato solo a fare cassa. Il Camerata Pompignoli quanto meno, pur essendo egli stesso un commerciante che deve giocoforza pensare ai suoi interessi, non manca di trattare tutti come dei Camerati, né di interessarsi con simpatia alle nostre attività politiche, abbonandosi anche al nostro mensile ufficiale.

Registriamo anche, fra i motivi di soddisfazione, il ritorno dopo tante assenza di alcuni Camerati spesso alle prese con problemi di lavoro, famiglia e mezzi di trasporto vari; primo fra tutti il Camerata Augusto Sensi (in foto a fianco del Camerata Pompignoli), arrivato a sorpresa dopo essersi liberato all’ultimo minuto di vari impegni, nonché i Camerati Marco De Simone da Isernia, Andrea Chessa dalla Sardegna, Gian Franco Tesauro da Milano, e Paolo Censi da Pescara; quest’ultimo accompagnato da uno dei nuovi Camerati approdati al MFL di recente, ovvero il pescarese Pier Giorgio Basile.

E per finire il discorso, merita una citazione anche l’altro nuovo Camerata che abbiamo conosciuto di persona a Predappio e che ci è apparso molto motivato, cioè il bolognese Giovanni Montoro. Non me ne vogliano gli altri Camerati non citati, ma la loro costante (graditissima) presenza alle nostre riunioni rende inutile il citarli ogni volta.

Fra le cose più interessanti emerse durante il dibattito, registriamo la proposta di alcuni Camerati di aprire un gruppo dedicato al MFL sul famoso social network Facebook; in verità, a livello personale il sottoscritto odia luoghi virtuali come questo e non ha alcun rispetto per quanti confondono la vita e gli impegni reali con lo sproloquiare seduti su una poltrona e davanti ad un monitor, ma purtroppo i tempi che viviamo sono questi, indi non ho esitato ad autorizzare i Camerati interessati a muoversi anche tramite Facebook, a patto che il sottoscritto ne resti fuori! Così il Camerata Pier Giorgio Basile si è offerto di creare questo gruppo denominato MFL-PSN sul social network, mentre successivamente Andrea Chessa ha creato anche un gruppo ufficiale contenente la denominazione “Movimento Fascismo e Libertà – Gruppo Ufficiale”. (Pubblico la notifica di un errore nell’articolo da parte del Camerata Chessa: entrambi i gruppi su Facebook sono stati pubblicati e sono attualmente gestiti dal Camerata Pier Giorgio Basile).

Abbandonando il virtuale, i Camerati più attivi hanno proposto di realizzare banchetti di presentazione del MFL anche in località da sempre trascurate per mancanza di attivisti, quali ad esempio Bologna, ove al momento abbiamo almeno il Camerata Montoro che funge da punto di riferimento; i Camerati del Lazio si sono detti disponibili, oltre a continuare nei loro banchetti regionali, a trasferirsi in gruppo a Bologna per dare manforte a Montoro dopo il periodo delle festività natalizie e di fine anno… Staremo a vedere i risultati!

Infine, si è affrontato il discorso del tesseramento e dei relativi costi; molti Camerati si fanno impressionare dalle litanie di sedicenti aspiranti al tesseramento, i quali lamentano l’eccessivo costo (50 Euro per un anno!) della tessera… Ora, a parte il fatto che ritenere onerosa un’adesione che costa 50 euro annui (o 40 Euro, nel caso di studenti e disoccupati) e che comprende tessera, spilla e abbonamento ad un mensile, è un insulto alla logica ed alle necessità di un movimento politico che non gode di alcun finanziamento, ho ricordato ai Camerati che da anni era stato proposto di finanziare le federazioni locali dando loro l’opportunità di trattenere una percentuale sui nuovi tesserati, ovvero il 20% alla Provincia ed il 20% alla Regione che procurano il nuovo aderente. In parole povere, dei 50 Euro del tesseramento, 10 dovrebbero andare alla Provincia, 10 alla Regione e solo 30 alla Segreteria Nazionale; ovviamente, se qualche dirigente locale ritiene opportuno farlo, potrà rinunciare alle quote di spettanza locale ed accettare il tesserato che versi i soli 30 Euro da inviare alla Segreteria Nazionale, ma ciò è da intendersi a rischio e pericolo dei dirigenti locali, in quanto un conto è andare incontro ad oggettive difficoltà di qualche Camerata a corto di quattrini, mentre un altro conto sarebbe praticare sconti ai tanti figli di papà che sputtanano centinaia di euro alla settimana in discoteche, concerti, partite di calcio, palestre, suonerie per il cellulare e amenità simili, salvo poi piagnucolare sui 50 Euro annui richiesti per aderire al MFL… Certo, abbiamo bisogno di militanti, ma soprattutto abbiamo bisogno di gente seria! La politica della tessera regalata o svenduta, adottata dai tanti pagliacci della cosiddetta “area”, non ha mai portato a nulla di buono e consente solo di millantare un numero di iscritti inutili e nullafacenti che aderiscono non in base ad un credo politico, ma esclusivamente in base al fatto che l’adesione gli costi poco o nulla. Dato che spesso abbiamo riscontrato di avere fra i tesserati dei cialtroni nullafacenti, nonostante il pagamento della quota associativa intera, potete immaginare da soli quale sarebbe l’apporto di personaggi neppure disposti a pagare quella!

Comunque, lascio la scelta futura alla sensibilità dei dirigenti locali, senza porre vincoli o limiti. Personalmente credo che chi si lamenta del versamento di 50 Euro annui sia solo un cialtrone che non ha nulla a che fare con le nostre idee, in quanto chiunque abbia un minimo di sensibilità cameratesca dovrebbe capire quanto possono essere importanti i 40 o 50 euro versati ad un movimento che deve inventarsi ogni giorno salti mortali per stampare e divulgare articoli propagandistici e materiale informativo vario; chi nega al MFL questo aiuto, non è affatto un Fascista ma un degno figlio di questa società giudaica, ove i soldi si spendono solo per soddisfare il proprio egoismo!

Ne riparleremo alla prossima riunione di primavera… E daremo conto dei risultati ottenuti da queste innovazioni proposte e richieste da alcuni Camerati dirigenti locali. Intanto, attendiamo fiduciosi il rinnovo delle tessere da parte di chi c’è già!

Carlo Gariglio

http://www.fascismoeliberta.it/

Incipit (Il Trionfo della Volontà)

Ho deciso di aprire questo blog in quanto da molto tempo sento la necessità di esprimere un pensiero dall’inizio alla fine, senza interruzioni di sorta. Oggi purtroppo è difficile riuscire a fare un dibattito su un determinato argomento, perché si è persa quella capacità di ascoltare, elaborare e rispondere; ognuno vuole dire assolutamente la sua e poco importa se l’interlocutore ha finito o meno di esporre il proprio pensiero. Di conseguenza si tergiversa, si esce dall’argomento e tutto si trasforma in una discussione caotica senza capo, né coda.

Questo è il motivo principale che mi ha spinto a creare questo spazio, che sarà ovviamente aperto a tutte quelle persone che, pur avendo idee e punti di vista diversi dai miei, sono disposte a leggere i miei articoli con rispetto, interesse ed eventualmente disposte anche a iniziare o partecipare a un dibattito serio e costruttivo. Io rispetto chi vuole rispettarmi, di conseguenza i commenti dei vari ed eventuali cafoni buoni solo a provocare, insultare e minacciare saranno eliminati; Internet è pieno zeppo di blog in cui si scrive ciò che si vuole leggere, quindi tali soggetti possono tranquillamente bighellonare altrove, sicuramente io non ne sentirò la mancanza.

Circa gli argomenti che tratterò nei post riguarderanno principalmente l’attività del MFL-PSN, più altre tematiche come politica interna ed estera, attualità, Storia, Fascismo e Nazionalsocialismo, revisionismo, ecc.

Infine ci tengo a sottolineare che eventuali link a blog e siti inseriti qui a fianco che non riguardano direttamente il MFL-PSN, saranno presenti solo per motivi di interesse degli argomenti trattati, quindi non hanno nulla a che fare con il sottoscritto, né con il Movimento stesso.

Fatta quest’ultima precisazione, non mi resta che augurarvi una buona lettura.

Davide Agostini – Federale Regionale MFL-PSN Regione Marche – Capo Provincia Ancona